In questi giorni sulla lista della commissione ambiente c'è un acceso dibattito riguardo la richiesta inoltrata dalla società Cave Focolaccia s.r.l. per la proroga e l'ampliamento dell'attività estrattiva (di una cava già esistente) sul monte Tambura.
Riassumendo in breve la questione, il comitato "Salviamo le Apuane" vuole inoltrare alle autorità competenti (Parco, Regione, Provincia, ARPAT, Comuni) una lettera in cui si chiede espressamente di non concedere tale proroga ed autorizzazione, la FST si è posta il problema di sottoscrivere o meno tale richiesta che riporto di seguito:
Oggetto: Osservazioni relative alla richiesta di proroga e variante al piano di coltivazione della
cava di marmo “Piastramarina” presentata dalla società Cave Focolaccia s.r. l.
Considerato che l'attività in atto, di cui si richiede la proroga, viola l'Art. 9 della Costituzione
Italiana e l’art. 142 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio che tutela ex lege le montagne
nella parte eccedente i 1.200 m. slm nella catena appenninica
Considerato che l'attività in atto insiste in un’area di parco (Parco delle Alpi Apuane) e in
particolare in una zona di crinale, individuata come area SIC e SIR posta ad un’altezza superiore ai
1600 m. slm ,
Considerato che l’area in questione, come è noto da documentazione della Regione Toscana,
fa parte del bacino idrogeologico della sorgente del Frigido di Forno (la più grande sorgente
idropotabile della Toscana) e che l’attività estrattiva in atto costituisce grave minaccia a questo
bene comune a causa dei fanghi prodotti e dell’inevitabile sversamento degli olii esausti che
invadono anche le moltissime cavità carsiche del territorio, in contrasto con il piano di tutela delle
acque della stessa Regione Toscana
Considerato che il Consiglio d’Europa fin dagli anni ’70 con la legge di protezione del
suolo gradua all’interno di ogni ecosistema i beni presenti ponendo l’acqua come bene preminente,
rispetto alla quale ogni e qualsiasi attività diversa ha carattere recessivo
Richiamata la Convenzione Europea del Paesaggio, ratificata dalla Repubblica Italiana,
laddove si pone l'obbiettivo di salvaguardare, gestire e pianificare i paesaggi italiani nell'interesse
della sua popolazione;Considerato che le Apuane sono state riconosciute dall'European Geoparks Network come
Geoparco;
Considerato l'evidente danno prodotto all’ambiente dall'attività estrattiva in essere
comprovata dall'uso di macchinari, materiali, strumenti oggettivamente invasivi e pericolosi con
la creazione tra l’altro di ravaneti
Considerato altresì che il territorio in questione, sotto il profilo botanico, ospita moltissimi
endemismi apuani destinati a scomparire a causa delle attività estrattive come ad esempio nel caso
della athamanta cortiana ferrarinii e della aquilegia bertolonii, nonché di piante relitte come l’
horminum pyreaicum
Per tutti i motivi di cui sopra le associazione firmatarie chiedono che non venga rinnovata
l’autorizzazione alla coltivazione della cava di marmo “Piastramarina” e conseguente variante al
piano di coltivazione.
CAI Regione Toscana
Salviamo le Apuane
Centro culturale La pietra vivente
WWF Massa Carrara, associazione l’assiolo
Massa, 18 novembre 2011
Ora, il dibattito è centrato su chi è favorevole a sottoscrivere in quanto condivide quanto riportato, considerandolo comunque in linea con il "pensiero FST", e chi invece non è d'accordo alla sottoscrizione in quanto ritiene che nel testo non siano riportate problematiche oggettive riferite al caso specifico della Focolaccia ed inoltre, poiché secondo gli accordi propri della federazione, la linea da seguire in questi casi dovrebbe essere una linea più attenta e mirata al controllo per cogliere il singolo dato di fatto in contrasto con i termini di legge (anziché sparare alla cieca sulle cave).
Per mercoledì 30 sembra ci sia l'intenzione di convocare una riunione della commissione ambiente a Calenzano (vedrò di farci un salto). Che ne pensa il gruppo?
saluti.