Forum - Cai - ValdarnoInferiore

Ai bibliotecari dei gruppi speleo F.S.T.

Come votato durante l'assemblea di inizio anno, la federazione ha espresso parere favorevole per partecipazione al "progetto Speleoteca", lanciato
nel 2009 dalla biblioteca bolognese "F.Anelli" e patrocinato dalla S.S.I.. Si tratta di aderire alla creazione di un catalogo online delle biblioteche
dei gruppi speleologici italiani, al fine di permettere una maggiore rintracciabilità dei testi e quindi la loro circolazione (anche mediante
prestito) su tutto il territorio nazionale. Il suddetto catalogo, già esistente e consultabile alla pagina internet
"http://bmw06.comperio.it/bmw2/speleoteca/opac.php" è fin'ora comprensivo degli elenchi di una ventina di gruppi e di due federazioni regionali
(ovvero Sardegna e Campania); ciò nonostante conta già decine di migliaia di titoli.

Durante l'assemblea, la commissione editoriale ha chiesto ai bibliotecari dei gruppi che intendono partecipare al progetto di inviare i database
delle proprie biblioteche, previo invio da parte della commissione di un modello standard per la catalogazione dei volumi, col fine primo di valutare
situazione e dimensione delle biblioteche toscane.
Il progetto prevede infatti due opzioni di partecipazione:
- "aggiornamento": è possibile aggiungere dalla propria biblioteca nuovi titoli al catalogo online, nonché modificare e/o aggiungere informazioni
sui già presenti, a patto di acquistare il programma "BookMarkWeb" al costo di € 400 + iva. Ciò implica incontri di formazione ed eventuali costi
di manutenzione annuali ad onere della F.S.T..
- "collocazione": in alternativa, gratuitamente, è possibile inserire la locazione in Toscana di titoli già catalogati, senza aggiungerne di
assenti né poter apportare modifiche di alcun tipo.
Si tratterebbe di capire se il gioco vale la candela, cioè valutare se i gruppi speleo toscani possiedano o meno un numero di testi ancora assenti
nella Speleoteca tale da giustificare l'acquisto del programma, infine procedere linearmente all'inserimento dei nostri dati con l'opzione scelta.

Tuttavia, presi i dovuti contatti con Michele Sivelli (curatore del progetto) e osservato il sito, abbiamo riscontrato che già sul catalogo online
non vi è uniformità nella raccolta delle informazioni (ad esempio alcuni autori sono indicati con nome minuscolo e cognome maiuscolo, altri col nome
puntato e cognome intero, altri con la virgola tra cognome e nome); assieme a ciò, sono sorte perplessità non da poco sul modo in cui andrebbero
inseriti e confrontati i titoli "toscani" con quelli nella Speleoteca.
La situazione è quindi più complessa del previsto e la commissione, per non rischiare di gravare i bibliotecari toscani di un lavoro immane, ha
scelto di richiedere i database così come sono già stati compilati, in maniera da rendersi conto rapidamente di quale sia la mole di titoli da
gestire e valutare a parte il resto. Chi ha dunque a disposizione l'elenco dei volumi della propria biblioteca di gruppo, in qualunque formato esso
sia, lo invii all'indirizzo "biblioteca@speleotoscana.it".


Per ulteriori informazioni rivolgersi a:
- Thomas Pasquini; e-mail biblioteca@speleotoscana.it - tel. 338 7966313;



Grazie della collaborazione,
Thomas Pasquini
Commissione Editoriale FST

ma qualcuno ha già dato una risposta in merito??

dall'elenco che c'era sul sito del CAI mi pare che non siano tante le pubblicazioni di speleologia.
ce ne sono di non catalogate e interessanti per il progetto?

a meno che decidiamo di catalogare quel che abbiamo, e di mandare il catalogo (credo sia lavoro di un paio d'ore, io lo potremmo fare o nei ritagli di tempo a marea, portando i libri, col pc lì, oppure quest'estate con più calma), risponderei:

Essendo commissione CAI l'elenco che abbiamo ha prevalentemente libri di alpinismo. vedi elenco allegato. Abbiamo circa una trentina di pubblicazioni di speleologia es. speleologia veneta non catalogate

Tutto quello che abbiamo sulla speleologia l'ho riportato io e messo sul tavolo blu, (è merito mio se c'è quello che c'è, cioè poco e più che altro riviste, visto che le mettevo da parte) naturalmente la gente se li sta portando via e non li riporterà più. Al bibliotecario del C.A.I. non gliene frega nulla di mettere da parte le nostre riviste/libri, ma neanche a noi visto che è stato detto più volte anche da me.
Poi serve dove metterle e ho fatto presente più volte che manca un mobile o uno scaffale di ferro stile Olivetti come quelli che hanno al GSF che sono capienti per mettere anche le nostre pubblicazioni.
Ma i soldi non si spendono, si devono tirare su, bisogna darsi da fare aiutare la sezione fare le cene e altro ma i soldi non si devono spendere in dove servono, e mi fermo qui.
Sappiate che quello che c'è sta sparendo, compreso speleologia, una rivista che ci manda la SSI perchè il gruppo è socio e ci costa 140.00 euro l'anno e che paghiamo con la nostra tessera al gruppo, cioè che paghiamo tutti e sarebbe opportuno che tutti i soci potessero consultarla e non essere a casa di qualcuno.
Una lista informatica di quello che c'è non l'ho mai fatta nemmeno io per cui non c'è.

Dirò una castroneria...ma perchè questo materiale invece di metterlo sul tavolo blu non è stato messo in uno dei mobiletti che sono nel magazzino?
Mi direte..ce li potevi mettere..ma se io volevo prendere i numeri arretrati della Rivista e Scarpone mi è stato risposto che non potevo perchè della sezione.
Ora vengo a sapere che la gente si porta via materiale e non lo riporta piu. Se sono a conoscenza di cosa posso (e se posso) mettere in magazzino lo faccio. Comunque Giovedi prenderò quello che è rimasto e gli trovo un angolo nel magazzino.
Saluti.

Sinceramente ritengo che le pubblicazioni debbano stare in biblioteca e non in magazzino.

Non potremmo darci una scadenza per riportare quanto preso in prestito in modo da permettere la catalogazione? io suggerisco come scadenza l'ultima lezione di corso speleo, così ci si ricorda bene.
Poi l'elenco lo posso fare io, secondo i canoni dell'elenco della biblioteca cai ed eventualmente di quelli richiesti dal sivelli; la riunione però vorrei evitarla, ci sarà comunque un verbale e poi vedremo se e in che modo vogliamo/ha senso partecipare.
Io credo che la biblioteca speleo dovrebbe essere una sezione della biblioteca CAI, poi se per il bibliotecario (ma chi è??) l'impegno è oneroso pensiamo pure di affiancargli qualcuno, meglio se anche speleo

Non voglio difendere il bibliotecario o altri, penso solo che finché la roba stava a casa di qualcuno andava bene... poi no.
E' stato chiesto al bibliotecario di catalogare le riviste?
Se si, e lui ha risposto me ne frego allora la cosa è semplice, si ringrazia e si cerca un altro bibliotecario.
Se no, allora non spariamo a zero. Forse bastava portarle in una scatola, magari già in discreto ordine.
Da quando c'è, il tavolone blu è sempre stato il deposito, una sorta di anticamera del cestino, e se qualcuno portava via una rivista, in fondo faceva quasi un favore. Chi bazzica la Sezione da tempo, lo sa.
Penso quindi che l'atto di depositare lì le riviste non sia molto coerente con quanto leggo ora.
Quindi Andrea credo, ma è un mia opinione, che se anche il tuo riportare tutto in Sezione (gestione e quant'altro) è stata sofferta, ma anche polemica, questo non giustifica dire: grazie e me che ho raccolto le riviste qualcosa c'è, poi il diluvio.
Infine penso anche che la biblioteca non sia un luogo privato del bibliotecario: si va su e si porta quello che si ritiene giustamente che debba stare in biblioteca. okkupate la biblioteca! (ma usatele bene, non come discarica)
ciao a tutti, marco

Invece di dirci come farlo, fallo.