Visto che la descrizione non si trova da nessuna parte...eccola qua!
ore 8 arrivo a resceto e alle 8,10 partenza per l'attacco con sentiero 35 (sentiero tranquillo in salita) fino al bivio della via vandelli e poi sentero 166 (una via di lizza ritta abbestia) fino al bivio con il 163 (sentiero per escursionisti esperti), percorriamo il 163 per un centinaio di metri e poi siamo nel canale, l'attacco per la prima calata è subito lì, tempo di percorrenza necessario un'ora e cinquanta circa, ma eravamo carichi di materiale
prima parte dall'inizio fino al ponte della Vandelli:
partiamo a scendere verso le 10, ci siamo portati chili e chili di materiale al quale alla fine faremo fare solo una gita sulle nostre spalle...perchè non sappiamo come è armato il canale.
il canale è armato in maniera spesso autocostruita, e non sempre con attacchi doppi, però con attacchi sovradimensionati con fix da 10 inox e piastrina inox autocostruita che abbiamo doppiato solo in un caso.
alla fine della prima parte abbiamo fatto in totale 21 calate tra i 55 e i 3 metri, alcune veramente belle anche nel vuoto, fondo scivolosissimo dove scorre l'acqua, per il resto perfetto, ci sono anche alcune disarrampicate e scivoli che se bagnati potrebbero essere problematici, ma ci sono alberini per armare in emergenza.
un solo impedimento su una pozza (20° salto con mancorrente e catena) che non è possibile aggirare facilmente, ma grazie a Paolo che l'ha passata disarrampicando siamo riusciti ad evitare di bagnarci installando una calata con corda guida.
alle 15,45 siamo al ponticino della Vandelli, che consiglio come uscita, poi il canale continua fino a Resceto, ma diventa bagnato con pozze profonde di acqua ed è necessaria la muta.
non abbiamo completato il rilievo della seconda parte, dal ponte della Vandelli a Resceto pur avendolo sceso, ma ci sono ancora almeno altri 20 salti tra 2 e 20 metri e in almeno tre pozze c'è bisogno della muta, in altre tre o quattro ci si bagna fino alle cosce, in questa stagione.
Un ringraziamento speciale ad Anna Maria che ha preso tutti gli appunti e ha riportato su carta il rilievo